La
satira – la cui morte per afasia ha per epitaffio la celebre battuta di Karl
Kraus, su Hitler non mi viene in mente
nulla – non potrà dunque riattivare il proprio discorso appellandosi semplicemente
all’oggettività dei fatti, o meglio all’attendibilità delle notizie che
pretenderebbero di riferire quegli stessi fatti. Perché proprio dinanzi all’indicibilità di un
fatto (l’ascesa del nazismo) essa è ammutolita.
Le ragioni dello scacco vanno ricercate nell’espropriazione stessa della lingua.
Le ragioni dello scacco vanno ricercate nell’espropriazione stessa della lingua.
Il capitale fa una cosa
sola, accumula indefinitamente se stesso (al punto tale da transustanziarsi in immagine), e indefinitamente produce
desertificazione. Il totalitarismo è solo una delle sue innumerevoli manifestazioni.
Dunque la stessa potenza sociale linguistica, ovvero ciò che rende possibile la
comunicazione e lo strutturarsi di forme-di-vita umane (bios), è oggi scissa dall’essere e ricostruita in un orizzonte
separato, completamente disponibile all’estrazione di plusvalore. Ciò che univa
concretamente, ora unisce nella separazione. Lo spettacolare integrato – in cui
si raccolgono le rovine della letteratura, dell’arte, della politica –
costituisce il compimento del processo: il falso è l’intero.
Sul tema "limiti della satira" ne ho letta di roba, non era certo facile stendere un testo che si distinguesse per sagacia e gioventù di ragionamento come questo. Complimenti.
RispondiEliminaGrazie Aube, è un po' una sintesi di vecchie letture e di vecchi post.
RispondiEliminaLa questione dei "limiti della satira" è ricorrente, ma il più delle volte ho idea che si finisca col parlare d'altro, per esempio dei "limiti della propria sensibilità particolare rispetto a certi temi", il che è completamente privo d'interesse.
Anche le immancabili risse sull'argomento si risolvono fatalmente in noiosissime resse.
La ricerca del limite, in quanto appiglio, è un'ossessione dell'uomo. Non è facile discutere con chi ha bisogno ancora di individuare bene se stesso, per questo i limiti della satira creano tante noiose resse.
RispondiEliminaSe in quel genere di discussioni ci si accordasse preliminarmente su un significato condiviso di "limite", potremmo almeno organizzare delle resse più ordinate :-)
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