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IL MOVIMENTO REALE AL FOTOFINISH CON LO STATO DI COSE LATENTE.


venerdì 29 marzo 2024

Dio come Causa persa - via ex impotentia

La sesta via si deduce dall’impotenza. Ogni ente deve la propria impotenza o a sé o ad altro. Appare infatti certo al riscontro dell’esperienza umana come in varie circostanze l’azione dei singoli nulla possa sul manifestarsi o il non manifestarsi di molteplici fenomeni. Uno di questi fenomeni è una guerra che si vorrebbe far cessare. Ciò determina nelle anime individuali il patema d’animo detto appunto dell’impotenza, che pone i singoli nell’inquietudine, ovvero nel movimento orientato a uscire da tale condizione. Ne consegue che gli individui cerchino fuori di sé l’ente sufficientemente energico ed efficace da sottrarli alla frustrazione derivante dalla propria impotenza. Prima lo trovano nel partito, il quale si mostra tuttavia a sua volta inefficace in virtù di molteplici fattori, come la crisi di rappresentanza in cui versa; ne consegue quindi la ricerca di effettività in altri corpi intermedi, quali il Parlamento. Ma il Parlamento è animato dai partiti, di cui si è già constatata l’impotenza. Si cercherà dunque lo sbocco in esecutivi nazionali forti, che debbano la loro energia a un rapporto disintermediato e diretto tra singoli e leader basato sul carisma. Ma il carisma o - per meglio dire - l’indice di gradimento del leader si rivela a sua volta effimero e ineffettuale a dirigere una politica statuale sempre più dipendente da vincoli esterni. Risalendo nei gradi dell’impotenza, ci si appellerà dunque a organizzazioni internazionali quali l’ONU, la cui incapacità penultima ha la sua ragione nella completa subalternità della politica all’economia e al rapporto di capitale in genere. Tale grado esperito di impotenza fenomenica conduce al transfenomenico, a un ente cioè che sia centro di imputazione finale di ogni impotenza intermedia e quindi ultima, l’ente massimamente impotente, una realtà che sia causa prima di tutta l’impotenza osservabile nell’universo. Se procedessimo a ritroso all’infinito, elimineremmo la prima causa di impotenza, per cui non vi sarebbe né un’impotenza ultima né impotenze medie, e questo è ovviamente falso. Dovremo pertanto arrestarci a un’impotenza finale reale. Chiameremo tale realtà Dio, che è dunque non solo causa prima, ma anche - e soprattutto - Causa persa. C.V.D.